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ARCI Caccia Monti Prenestini: una bella festa per la giovane e affascinante quarantenne

L’ARCI Caccia Monti Prenestini con il 2017 compie quaranta anni. Anni ricchi di iniziative: tante feste, manifestazioni sportive e anche servizi ai cittadini. Non solo un’associazione per la domenica e la battuta le di caccia, quindi. Lo conferma l’impegno sociale di Edoardo “Lallo” Tagliacozzo presidente da 30 anni mito del Comitato ARCI Caccia Monti prenestini e da 12 anni responsabile provinciale delle guardie volontarie venatorie dell’Associazione.

“Ci tengo a precisare – dice il presidente Tagliacozzo – che l’attività di ARCI Caccia è di prevenzione e tutela dell’ambiente; sappiamo che senza ambiente non esiste caccia”.

“Nel 1977 – racconta – abbiamo deciso di aprire un circolo. Non eravamo ben visti perché ci proponevamo di essere una sorta di sindacato dei cacciatori, un’associazione che voleva l’attività libera non discriminante per ceto sociali e con regole a tutela della fauna patrimonio di tutti. Regole scientificamente valide, e dessero certezza di diritto.

“Va detto – precisa Tagliacozzo che per la caccia per il cacciatore del futuro i ripopolamenti prontacaccia sono un fallimento, un suicidio culturale. Sono all’interno di recinti di ambientamento, nelle zone ripopolamento e cattura le ragioni del futuro: il selvatico nasce e si riproduce ed è patrimonio e ricchezza ambientale di quel territorio. Le nuove generazioni hanno bisogno di incontrare animali nati e vissuti nei boschi nei prati delle nostre belle campagne.

Il cinghiale? Sta diventando pericoloso: provoca danni agli agricoltori  e incidenti stradali. Si sta pensando di prolungare il periodo di abbattimento a tutela dell’agricoltura. In questi quarant’anni – prosegue – con l’ARCI Caccia abbiamo dimostrato di fare molto altro. Tra le attività anche la rimozione di trappole, perché chi usa tali mezzi per la nostra comunità è un bracconiere, e poi il soccorso per animali feriti, la prevenzione del randagismo e la rimozione delle carcasse. C’è chi si dedica al tiro al piattello, ad attività di riqualificazione del territorio, a tracciare sentieri di montagna, corsi di potatura di alberi e corsi di micologia. Facciamo gite, andiamo con i nostri cani ad addestrarli nei campi.

“La mia figura? – risponde – oltre ad essere presidente sono responsabile di caccia, pesca e micologia a livello del Comune. In pratica, a titolo gratuito e con enorme sacrificio, di cui si fa carico mia moglie e la famiglia, sono responsabile delle politiche del Comune per tutti i cacciatori di Palestrina”. “Quella di domenica “conclude Lallo – è stata una grande festa.

Abbiamo festeggiato la caccia con Famiglie, parenti e amici. Eravamo insieme donne, bambini, anziani e anche tanti giovani. Con noi personaggi delle istituzioni locali, come i sindaci di Palestrina e Castel San Pietro Romano e il consigliere regionale Rodolfo Lena. E poi il Presidente dell’ARCI Caccia Nazionale Sergio Sorrentino, il Presidente Regionale Giuseppe Pilli.

Significativa la presenza del rappresentante dell’ARCI Caccia di Rieti Mauro Capparella al quale abbiamo chiesto di trasmettere la nostra vicinanza alle persone colpite dal terremoto”.

Un grande riconoscimento è stato rivolto agli agricoltori che concedono il loro terreno per la caccia; è stato chiesto di rappresentare questa espressione di apprezzamento al Presidente dell’ATC RM2 Daniele Colognesi che è anche rappresentante di una importante organizzazione degli imprenditori agricoli la Coldiretti.

Poi premi per tutti i partecipanti prima di tutto alle donne presenti e poi riconoscimenti ai praticanti la caccia al cinghiale, al fagiano alla beccaccia alla lepre. Appuntamento alla prossima festa.

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