Svolto lo scorso 22 dicembre il Consiglio Nazionale di Arci Caccia
Venerdì 22 dicembre si è svolto a Roma, il Consiglio Nazionale di Arci Caccia. Convocato per l’approvazione del Bilancio di Previsione 2024 e degli adempimenti riguardanti il tesseramento, è stata l’occasione per una riflessione approfondita sulla caccia di oggi e sulle prospettive future. A fare da contraltare alla soddisfazione per la tenuta del tesseramento e per un bilancio con i conti in ottimo stato, la preoccupazione per il futuro dell’attività venatoria. Su questo è stata incentrata la relazione del Presidente che ha descritto con dovizia di particolari gli attacchi a cui, negli ultimi tempi, è stata sottoposta l’attività venatoria non solo dal mondo animal-ambientalista, ma anche da una parte del mondo agricolo e politico che, complici le maggiori associazioni venatorie, sta imboccando la strada della privatizzazione dell’attività venatoria. Una ipotesi intollerabile per Arci Caccia, che combatterà per il mantenimento di una caccia sociale, sostenibile e alla portata di tutti. Una posizione, quella tenuta dalla nostra associazione, che ha attirato attacchi provenienti dalla politica “amica dei cacciatori” sia a livello nazionale che regionale con il supporto o la connivenza sia di parte del mondo agricolo che, cosa ancor più grave, di quello venatorio. Deliberata anche la presenza a tutte le fiere maggiori: Eos, Game Fair, Caccia Village, ecc… tra i cui padiglioni, come ogni anno, incontreremo e ci confronteremo con i cacciatori.