Vista l’età, non era in possesso della licenza di caccia, inoltre non avrebbe rispettato la distanza dagli immobili civili. Il giovane era proprio in attesa di selvatici, ma l’intervento dei Carabinieri ha fatto sì che venissero sequestrate l’arma e le munizioni. Questura e Prefettura hanno quindi revocato il porto di fucile del genitore.
Le motivazioni del ricorso
Secondo l’uomo, il minore si sarebbe impadronito del fucile mentre lui era fuori città per lavoro, inoltre “non sarebbe successo nulla di grave”. L’annullamento delle precedenti revoche non è stato possibile, come sottolineato dai giudici amministrativi: “Le motivazioni non incidono sul giudizio di inaffidabilità del ricorrente rispetto alla corretta custodia delle armi”, confermando il ritiro di armi e licenza”.