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Benevento: iniziano i ripopolamenti, che siano il seme di un futuro migliore

Questa immagine ha fatto riflettere migliaia di cacciatori nel Sannio, Associazioni Venatorie comprese. Ci voleva un cambiamento e fortunatamente per il Neocommissario ATC Giampaolo Parente i ripolamenti vanno fatti e quindi si è dato il Via provedendo al lancio di 600 lepri di provenienza nazionale, in attesa degli 8000 fagiani che seguiranno.

Forti erano i malumori dei cacciatori sanniti: circa duemila e ottocento i residenti e quattro o cinquemila provenienti da fuori provincia, per la mancata immissione di selvaggina, soprattutto lepri e fagiani, nelle zone adibite alla caccia. I cacciatori residenti versavano nelle casse della ex Provincia di Benevento una quota per la stagione venatoria di 31 euro, somma destinata proprio ad attività come il ripopolamento della selvaggina sul territorio sannita. Per i cacciatori non residenti, invece, si parla di 52 euro a testa, anche questi da qualche anno abbandonati nel dimenticatoio.

In sostanza si ravvisava il mancato adempimento delle finalità della legge 157 sul ripopolamento. I cacciatori sanniti erano in fibrillazione, non solo per la questione selvaggina ma anche per il tesseramento alle sette associazioni presenti sul territorio: Federcaccia, Liberacaccia, Anuu, Arcicaccia, Eps, Italcaccia ed Enalcaccia; tesseramento che determinerà anche le rappresentanze nel futuro comitato tecnico provinciale per la gestione della caccia.

Negli anni scorsi si era lamentata la totale assenza di campagne di ripopolamento, problema sollevato tra l’altro anche dagli agricoltori e dalle loro associazioni. Si attendeva il periodo di febbraio e marzo per effettuare l’immissione di selvaggina e favorire il ripopolamento sul territorio vocato alla caccia. A disposizione si trovava una somma esosa, accantonata nelle casse dell’ATC e derivante proprio dalle quote annuali, che entro il 30 marzo la ex Provincia avrebbe dovuto investire, mediante apposito bando, in ripopolamento della selvaggina. Cosa che purtroppo non è mai stata fatta.

Ci siamo avvicinati “all’Apertura” della stagione venatoria 2019/2020 in un clima, purtroppo non nuovo, di incertezza e tensione anche all’interno delle Associazioni venatorie, ambientali e agricole che per questioni di principio hanno complicato la gestione e non hanno salvaguardato la priorità del mondo venatorio.

Tanti comunicati sui social, senza trovare certezze per il futuro e promuovere una gestione sana. Arci Caccia Benevento ha cercato di dire la sua, comunicando e diffondendo la propria posizione, purtroppo, non essendo coinvolto il Comitato, i contenuti sottoscritti per l’ARCI Caccia di Benevento sono rimasti patrimonio della sola Associazione. Uno dei capisaldi per migliorare e “innestare” nuova linfa è costruire, nei fatti, il rapporto con gli agricoltori e con la Regione, che da anni ci segue nel settore.

L’Arci Caccia di Benevento è impegnata in un confronto serrato e collaborativo con la Regione, la Confederazione Italiana degli Agricoltori e le altre organizzazioni imprenditoriali agricole con l’ambizione di rendere sempre più proficue e produttive le convergenze. Di questo impegno, della volontà di lavorare fianco a fianco, si fa carico anche l’ARCI Caccia di Benevento, che da anni io e il Comitato rappresentiamo.

Lepre 20 gennaio (2)

Comunicazione lepre (1)

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