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Arci Siena scrive ai circoli

Siena, 28 luglio 2017
Prot. Nr. 18/17
– Ai presidenti e alle presidenti
di Circoli e associazioni Arci
– Ai consiglieri e alle consigliere provinciali
p.c. Al collegio dei Sindaci revisori
Al collegio dei garanti
Oggetto: Comunicazioni inerenti l’Arci Caccia e la Federazione Arci
Cari e care presidenti, cari e care consiglieri,
questa comunicazione segue una discussione e una decisione presa nell’ultimo consiglio provinciale di Arci Siena del 26 giugno scorso e riguarda una questione importante inerente l’Arci Caccia Toscana e quindi, più in generale, i rapporti con la Federazione Arci nei nostri territori.
Nei mesi scorsi, durante e dopo lo svolgimento dei vari congressi dell’Arci Caccia, si è venuta a creare una spaccatura profonda tra Arci Caccia Toscana e il resto dell’associazione, tanto che molti dirigenti regionali e territoriali si sono dimessi dai loro incarichi e in molti stanno abbandonando (o hanno abbandonato) l’Arci Caccia per prendere la tessera di altre associazioni venatorie.
L’Arci Caccia Toscana si trova quindi in un momento di estrema difficoltà, anche se ha comunque tutte le risorse per continuare a presidiare il territorio, per continuare ad avere relazioni con il nostro mondo e con le Istituzioni e per rilanciare con forza la campagna di tesseramento 2017/2018.
E’ evidente che, senza entrare nel merito delle vicende interne all’associazione, questa situazione creatasi nell’Arci Caccia crea delle ripercussioni molto spiacevoli nell’Arci e in tutta la Federazione.
In primo luogo dal punto di vista politico. La Federazione Arci, con tutte le associazioni che ne fanno parte (Arci, Arci Caccia, Uisp, Legambiente, Arcigay, ecc), infatti, si è costituita ed esiste con il fine di tutelare, e preservare nel tempo, il patrimonio ideale e culturale dell’ARCI ed ispirato alla sua storia associativa: quello della promozione della salute fisica e l’elevazione morale ed intellettuale dei lavoratori nonché della loro assistenza nel campo sociale mediante attività di carattere ricreativo, educativo, culturale, turistico, sportivo, assistenziale e previdenziale, per una migliore utilizzazione del tempo libero dal lavoro.
Le nostre idee si fondano sui valori della libertà, della democrazia, dei diritti, delle pari opportunità, sanciti dalla Costituzione Italiana nata dalla lotta di liberazione dal nazifascismo. Siamo associazioni, che proprio in quanto appartenenti alla Federazione Arci, abbiamo un minimo comune denominatore, seppur con le nostre specificità, e cioè l’appartenere ad una grande famiglia che riunisce l’esperienza originaria storica e politica di un grande movimento associativo di oltre 3 milioni di uomini e donne che, quotidianamente e da oltre sessant’anni, sono impegnati nella promozione della democrazia e dei diritti nel nostro Paese.
Il nostro ruolo, come Arci, dovrà essere quindi quello di sostenere, valorizzare e rilanciare le idee, le relazioni e l’attività politica della Federazione, anche nel nostro territorio senese, così come sta facendo l’Arci nazionale con la sua presidente Francesca Chiavacci; ed è un impegno che mi sento di prendere da qui ai prossimi mesi, con i compagni e le compagne del gruppo dirigente provinciale. E dovrà essere un lavoro che va poi necessariamente sviluppato insieme, anche con l’impegno e la disponibilità da parte vostra, per provare a ricostruire il lavoro di questa grande casa comune politica, sociale e culturale.
In secondo luogo, da sempre i cacciatori iscritti all’Arci Caccia popolano e animano i nostri luoghi, i nostri Circoli Arci, in virtù del patto federativo sulla circolarità della tessera. E, in quanto appartenenti alla Federazione Arci, i soci Arci Caccia possono accedere alla somministrazione del bar interno o alla partecipazione ad attività organizzate all’ interno. Cosa che non vale, invece, per i cacciatori che hanno tessere di altre associazioni venatorie diverse, come federcaccia, libera caccia, enalcaccia, anuu, etc.
L’invito, quindi, è quello di non considerare più come scontato che i cacciatori da sempre presenti nei nostri circoli abbiano ancora la tessera Arci Caccia e di fare pertanto le opportune e necessarie verifiche sulla tessera venatoria in loro possesso, almeno per questi mesi di inizio tesseramento.
PERTANTO se i cacciatori frequentatori dei nostri circoli non hanno più la tessera Arci Caccia, per poter accedere alla somministrazione, ai servizi o alle attività che il circolo organizza, dovranno dotarsi della tessera Arci, in quanto le loro associazioni non aderiscono alla Federazione Arci e sono di fatto soggetti estranei al nostro sistema associativo.
Rimanendo a disposizione per eventuali chiarimenti, vi porgo un caro saluto
Serenella Pallecchi
Presidente provinciale Arci Siena

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