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Arci-complimenti a Diana Bacosi ed alle altre campionesse del tiro, prime nello sport e nella vita

Come sempre l’Associazione segue gli eventi sportivi che hanno a che fare con il nostro mondo, complimentandosi con gli atleti e le atlete che lustro danno alla nostra nazione. Particolare piacere ci ha fatto ricevere la foto di Diana Bacosi, campionessa olimpica in carica di skeet, mentre festeggia a Cetona con la famiglia e l’immancabile setter Arci, l’ultimo oro ottenuto in quel di Minsk, in Biellorussia, alla seconda edizione dei Giochi Europei.

Abbiamo intercettato Diana in transito verso Lonato, dove l’aspettano i campionati del Mondo, e le abbiamo rivolto qualche domanda.

Salve Diana, intanto complimenti, per gli ultimi successi. Raccontaci cosa hai provato a raggiungere questo nuovo traguardo.

Sono grandi soddisfazioni, l’oro ai Giochi europei è arrivato al termine di una due giorni molto combattuta e condizionata dal meteo avverso, con un primo giorno in cui è spirato un vento fortissimo e un secondo giorno in cui abbiamo gareggiato sotto un diluvio senza precedenti. Poi il periodo è davvero magico, perché già con l’argento in Corea, in Coppa del Mondo è già arrivata la carta olimpica.

Stai andando a Lonato dove ti attende il Campionato Mondiale, vuoi farci un pronostico?

Assolutamente no, già il Mondiale è una gara particolare, poi corso in casa sottopone a una pressione ancora maggiore.

E come mai?

Perchè sei davanti al tuo pubblico che si aspetta il massimo e anche tu vorresti dare qualcosa in più, condizione ideale per commettere qualche sbaglio.

A casa so che hai un nutrito fan club capeggiato da tuo figlio

Già, ormai ha dieci anni e comincia ad interessarsi e prendere passione al tiro. Mi ha già comunicato che verrà con me a Tokio, vedremo di accontentarlo.

 

Il gruppo delle ragazze terribili dello skeet mi sembra bello carico in vista degli appuntamenti che vi attendono

Si siamo un bel gruppo, oltretutto cresciuto insieme atleticamente. Con Chiara Cainero, c’è un’amicizia che ormai travalica l’ambito sportivo, ma anche con le altre c’è un gran feeling. Ormai non siamo più bambine, siamo quasi tutte mamme e ci aiutiamo fra noi, in questo modo ogni problema diventa davvero di più semplice soluzione.

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