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Arci Caccia Lombardia sul commissariamento dell’ATC Unico di Brescia

Arci Caccia Lombardia, per bocca del suo Presidente Regionale Moretti, esprime viva preoccupazione non solo per il commissariamento dell’ATC, ma anche per le circostanze poco chiare in cui questo ha avuto luogo.

“Molto poco è trapelato delle circostanze che hanno portato al commissariamento, ARCI-Caccia non ha nessun rappresentante in quel consiglio e, visto il modo con cui sono state fatte lo scorso anno le nomine, devo dire che non me ne dolgo.
Federcaccia ha voluto, salvo qualche rara eccezione, e grazie soprattutto alla politica compiacente, il monopolio della gestione di tutti ATC e dei CA, ed ora se ne assuma tutte le responsabilità. I motivi per cui si è arrivati alla messa in minoranza del Presidente non sono così chiari. Pare di capire si tratti di divergenze sul programma di gestione. Che poi significa in che modo spendere la non indifferente somma messa in bilancio. La nostra preoccupazione riguarda solo il fatto che questa diatriba, tutta interna a Federcaccia, possa avere ripercussioni sul funzionamento dell’ATC e quindi adare a discapito dei cacciatori.
Non conosco nessuno dei dieci Consiglieri che compongono il Comitato di Gestione e quindi non posso esprimere giudizi ma una cosa su cui esprimo tutte le mie perplessità riguarda la scelta di Legambiente di esprimere il proprio rappresentante in seno al CdG dell’ATC Unico di concerto con tutte le associazioni animaliste e anti caccia presenti in Provincia di Brescia. Dopo il percorso intrapreso a livello nazionale dentro a “Fondazione UNA” ed ai vari progetti intrapresi anche con il mondo venatorio avrei preferito una scelta più meditata.”

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