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Toscana: rigettato il ricorso dell’Urca sul capriolo

Il Tribunale Amministrativo Regionale ha ritenuto che il ricorso presentato dal Presidente URCA Antonio Drovandi “non risulta assistito da sufficiente “fumus boni iuris, poiché le caratteristiche delle singole zone e la distinzione tra aree vocate e non sono state tenute presenti dall’amministrazione nella determinazione della entità numerica e qualitativa del prelievo per ciascuna delle 540 unità di gestione – avvenuta in conformità al parere ISPRA e non contestata nel presente giudizio – mentre la deroga regionale, rispetto al parere ISPRA, relativa alla tempistica di esecuzione del prelievo, appare corredata da parte dell’Amministrazione di apparato motivazionale adeguato;”. Quindi tornano cacciabili femmina e piccolo di capriolo nelle modalità previste dalla delibera della Regione che era stata bloccata dalla sospensiva.

https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=UDKUWVNFRGTUMKCOL3BXH4RYBQ&q=CAPRIOLO

 

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