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Toscana: aspettando la preapertura

Arci Caccia Toscana, come tutte le Associazioni Venatorie, attende la pubblicazione della delibera della preapertura. Non sembrerebbero esserci sorprese, con una delibera che dovrebbe ricalcare quanto uscito negli anni precedenti. Anche noi, come le altre associazioni, abbiamo presentato le nostre osservazioni a questa delibera e al Calendario Venatorio. Alcune delle nostre proposte sono state accolte, come la modifica del calendario del cinghiale su Firenze, che con un anticipo di due giorni, permette di guadagnare un fine settimana e il ripristino dei tre mesi continuativi per la caccia in braccata. Per la preapertura, abbiamo chiesto l’immediato inserimento dello storno e la possibilità di cacciare nelle aree boschive anche da appostamento temporaneo, provvedimenti che dovrebbero essere andati in porto. Purtroppo, apprendiamo che non è stato possibile inserire piccione e tortora dal collare tra le specie oggetto di prelievo in deroga, per mancanza dei tempi previsti dalla normativa il primo e per mancanza di denunce di danni la seconda. Chiediamo quindi che la Regione, si attivi nei tempi previsti, almeno per la stagione venatoria 2019-20 e lanciamo un appello a cacciatori ed agricoltori perché vengano segnalati i danni da tortora, che sicuramente esistono, ma probabilmente finiscono confusi con quelli fatti dal piccione torraiolo. Chiediamo, inoltre, che la Regione, come chiesto dallo stesso Assessore Remaschi, ripristini il limite annuale per l’allodola a 100 capi annui, riteniamo, infatti troppo restrittivo il limite posto attualmente a 50 dalla delibera del calendario venatorio. Esprimiamo soddisfazione, infine, per l’accoglimento dei nostri suggerimenti per quanto riguarda le modifiche delle procedure di attivazione dei piani di controllo degli ungulati. Avevamo chiesto uno snellimento delle procedure che consentissero interventi più rapidi e ci sembra che la Regione, con l’ultima delibera, abbia provveduto in tal senso.

Arci Caccia Toscana

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