Skip to content

Rassegna stampa: da Il Corriere della Sera “Rifiuti e incendi: il dilemma della Sicilia”

IL CORSIVO DEL GIORNO
Rifiuti e incendi: il dilemma della Sicilia
Lungo la costa sud-orientale si moltiplicano i roghi (spesso dolosi), accompagnati da denunce e appelli per l’ambiente. Però tanti cittadini infestano di immondizia uliveti e mandorleti
di Paolo Di Stefano
Rifiuti e incendi: il dilemma della Siciliashadow

Sul Mezzogiorno, le buone intenzioni non mancano mai. Il famoso Pnrr non ha dimenticato le regioni del Sud: con finanziamenti per gli edifici scolastici, incentivi per il lavoro e per le imprese, per il sostegno al turismo con video da diffondere all’estero in cui Maria Grazia Cucinotta pronuncia il suo «Bentornati al Sud» dopo la pandemia. Tuttavia, il siciliano che vive a Milano e che ama passare le ferie estive sulla costa sud-orientale dell’isola quest’anno ancora più che in passato ha davanti agli occhi un video ben diverso, che asseconda lo sconforto e l’incomprensione. I roghi (dolosi) si moltiplicano nel silenzio generale, devastano i monti Iblei proprio nelle zone «tutelate» dalle autorità forestali, le aree protette e le riserve naturali: Vendicari, San Corrado di Fuori, Cavagrande, la fonte del fiume Ciane ricca di papiri, l’area archeologica di Pantalica… Si innalzano appelli e denunce, nasce un Movimento Antincendio Ibleo che invoca interventi nazionali e sollecita la sensibilità del cittadino comune. Il quale è la prima vittima della piccola o grande o media criminalità che incenerisce i suoi tesori naturali.

Poi però è lo stesso cittadino a infestare di immondizia i magnifici uliveti e mandorleti, a depositare intere discariche di frigoriferi e televisori lungo le strade, spazzatura nei pressi dei paradisi marini, per non dire delle plastiche sulle spiagge. Dunque? Come si esce dal dilemma? Il cittadino che dovrebbe rivendicare fieramente la salvaguardia del territorio è anche colui che contribuisce a distruggerlo. Gli incentivi europei per le scuole dovrebbero prevedere un nuovo insegnamento (fisso e obbligatorio come la matematica) intitolato «Rispetto dell’ambiente e delle regole». E gli incentivi per il lavoro dovrebbero contemplare il passaggio dal reddito di cittadinanza al reddito di civiltà per attività utili alla comunità che lo merita. Che è la maggioranza, si spera. E i video promozionali del turismo soltanto dopo, per favore.

Torna su