Piemonte: il TAR riapre la caccia a Gallo Forcello, Coturnice e Moretta
Il Tar della Regione Piemonte si è espresso nel merito del ricorso sul calendario venatorio presentato dalle associazioni animaliste riaprendo la caccia a Gallo Forcello, Coturnice e Moretta. Resta chiusa la caccia alla sola pernice bianca. Soddisfazione è stata espressa dal Presidente Regionale Arci Caccia Remo Calcagno che ha voluto sottolineare come la compattezza del mondo venatorio in appoggio al lavoro della Regione sia stata fondamentale per l’esito positivo di questo ennesimo ricorso presentato da una compagine di sigle animaliste che, ormai, si esprime mossa da pure motivazioni ideologiche. Un peccato la sterile polemica alzata dall’associazione maggiore, continua Calcagno, che per festeggiare l’ordinanza del TAR, non ha trovato niente di meglio da fare che cercare di screditare il resto del mondo venatorio. Utilizzare una giornata positiva, che ha visto il successo di un ampio fronte di associazioni a sostegno del lavoro legale della Regione, per definire “il nulla” l’impegno dei colleghi delle altre associazioni. Una nuova prova della sterile arroganza di Federcaccia Piemonte; vogliamo sottolineare che in prima istanza, quando la stessa era da sola, il risultato non è cambiato. Non sarà forse la scesa in campo delle altre AAVV, che con le proprie memorie difensive ad aver apportato un valore aggiunto alla causa?
Sul tema del ricorso, ricorda il Presidente Calcagno Remo, la nostra Associazione è da anni che scrive e ribadisce ad ogni tavolo la mancanza del Piano Faunistico e, oggi più che mai, prima di esultare e insultare le altre AAVV, Fidc dovrebbe unirsi alle altre per incalzare le istituzioni, perché a breve mettano in campo tutte le forze atte ad ottemperare alle lacune legislative ed evitare altri ricorsi.
Si ricorda che non è finito tutto il 6 novembre, ma che le ricorrenti hanno ancora nell’arco la freccia del ricorso al Consiglio di Stato. Noi, invece di esultare, siamo già sul pezzo testa bassa e al lavoro. Sul tema si è espresso anche il Presidente Nazionale Maffei: Esprimiamo soddisfazione per la recente sentenza del tar che in Piemonte riapre la caccia alla tipica alpina. Anche qui, però, la comunicazione della Federcaccia Piemonte che, parafrasando il Marchese del Grillo, definisce le altre associazioni venatorie il nulla, rovina una buona notizia per tutti i cacciatori. Poco male, chi paragona la propria associazione a un nobile annoiato e spaccone che si fa beffa del popolo, per dirla come Sandro Ciotti “si illustra da solo” e rappresenta proprio tutto quello che Arci Caccia cerca e cercherà sempre di combattere nell’interesse dei cacciatori. Convinti che che i Dirigenti nazionali non siano sulla stessa linea, auspichiamo una presa di distanze netta.
Alleghiamo la sentenza del TAR: ordinanza TAR Piemonte