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Nuovo DCPM: le restrizioni alla mobilità penalizzano la caccia

Il Presidente del Consiglio ha firmato il nuovo DPCM di contrasto alla diffusione del Covid 19, una sofferta ma necessaria misura di tutela della salute pubblica.

QUESTA LA SINTESI DEL NUOVO DPCM, IN VIGORE DALLE 24.00 DI GIOVEDI 5 NOVEMBRE, IN RIFERIMENTO AGLI EFFETTI SULL’ATTIVITA’ VENATORIA

Il nuovo provvedimento, divide in tre aree l’Italia, con livelli di restrizioni crescenti al crescere dei contagi. Non vi sono indicazioni specifiche sulla caccia, ma ovviamente, le restrizioni alla mobilità colpiscono anche i cacciatori. In tutte le aree vigerà il divieto di spostarsi dal proprio domicilio prima delle 5.00 del mattino, disposizione che penalizza in modo importante gli spostamenti dei cacciatori, in particolar modo le cacce che necessitano di arrivare sul sito molto prima dell’alba. Nelle zone arancioni, in aggiunta, non si potrà uscire dal proprio Comune se non per motivi di lavoro, salute o per accedere a servizi irreperibili nel territorio di residenza, altra limitazione importante. Nelle zone rosse, purtroppo, non si potrà uscire di casa se non per andare a lavoro, per motivi di salute o di assoluta necessità. Una condizione che di fatto pregiudica lo svolgimento dell’attività venatoria.

Questa l’attuale divisione della penisola nelle tre zone, che potrà essere modificata al modificarsi dell’indice di contagiosità dal Governo:

ZONE ROSSE: Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Calabria

ZONE ARANCIONI: Puglia, Sicilia

ZONE GIALLE: Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli, Lazio, Liguria, Marche Molise, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto, Trento, Bolzano, Emilia Romagna

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Questo il testo integrale del DPCM

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