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Incendio di Colli Aniene: cordoglio di Arci Caccia per la vittima e solidarietà ai feriti ed a tutte le persone colpite

Una grande tragedia si è abbattuta lo scorso venerdì sul quartiere Colli Aniene. Il palazzo dove si trova la nostra sede nazionale è stato interessato dall’incendio che tutti avete visto sui principali organi di stampa. Per fortuna la nostra sede non ne è stata direttamente interessata, ma la solidarietà dell’Associazione non può che andare alla vittima e alla sua famiglia, ai feriti ed a chi ha subito danni, compresi i compagni della UISP a cui rinnoviamo l’offerta di assistenza presso la nostra sede.

da RomaToday.it:

Palazzo in fiamme a Colli Aniene: le esplosioni, poi l’inferno. L’edificio era in ristrutturazione

Identificata la vittima. Sedici i feriti, tre sono gravi. Un minore in osservazione

I soccorritori in largo Nino Franchellucci
Le esplosioni, la paurosa colonna di fumo nero che si leva nel cielo. Poi l’inferno. È tragico il bilancio dell’incendio scoppiato a Colli Aniene in largo Nino Franchellucci. Un inferno di fuoco scoppiato in un palazzo in ristrutturazione. Un morto e 17 feriti, fra cui tre gravi. In osservazione anche un minorenne. Oltre cento le persone sfollate costrette a passare la notte fuori dai loro appartamenti, scampate alla tragedia per casualità.  A non scampare alla morte è stato invece Antonio D’Amato, 80 anni, originario di Velletri. È lui la vittima del rogo del 2 giugno, trovato già privo di vita dai soccorritori sarebbe morto per le inalazioni anche se sul corpo sono state rilevate diverse ustioni. Quattro i civici inagibili, dal 73 all’81. Scampato il pericolo i residenti evacuati hanno passato la notte da amici, parenti, chi ha potuto, o nelle strutture messe a disposizione dal IV municipio, all’Istituto Croce e al Palalevante, come annunciato dal presidente del municipio Massimiliano Umberti fra i primi ad arrivare sul luogo dell’incendio.

Il bilancio dei feriti

Nel complesso sono 16 i feriti, di cui tre gravi. Fra loro un minore, in osservazione nella reparto pediatria dell’ospedale Sant’Eugenio. Come informano dalla regione Lazio nel bollettino medico: al Sant’Eugenio sono state ricoverate tre persone: una in Rianimazione per intossicazione da monossido di carbonio; le altre due, al Centro grandi ustionati, hanno riportato ustioni una del 30% e l’altra del 12%. Queste ultime sono attualmente in prognosi riservata e intubate a causa del danno respiratorio da ustione.

Nove intossicati all’Umberto I

Al policlinico Umberto I sono state ricoverate nove persone. Tutti i pazienti sono giunti svegli e collaboranti, già in ossigenoterapia per sospetta intossicazione da monossido di carbonio. A seguito della sintomatologia sfumata e degli alti valori di carbossiemoglobina, due di loro hanno iniziato il primo dei tre cicli di trattamento di ossigenoterapia iperbolica previsti da protocollo. Gli altri sette pazienti resteranno in osservazione fino a domani presso il policlinico Umberto I. Tutti i pazienti ricoverati sono in buone condizioni cliniche.

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Intossicazione da monossido di carbonio

All’ospedale San Giovanni sono stati ricoverati tre pazienti con intossicazione da monossido di carbonio. Due di essi sono stati trattati con codice arancione (uno presentava anche ferite superficiali al volto) e uno, con problemi respiratori più instabili, in codice rosso. Attualmente tutti e tre i pazienti sono in osservazione e monitorizzati in pronto soccorso. “La Asl Roma 2 – fa sapere ancora la Regione Lazio – ha inoltre attivato l’assistenza sanitaria presso le strutture messe a disposizione dal IV municipio, a tutte le persone sfollate che avevano bisogno anche di medicinali”.

Posizionati i campionatori

Arpa Lazio ha provveduto poi a posizionare i campionatori per la qualità dell’aria nella zona interessata dall’incendio a Colli Aniene, in aggiunta a quelli già presenti nelle centraline fisse. Lo fa sapere in una nota la Regione Lazio. La protezione civile della regione Lazio è intervenuta sul luogo dell’incendio fornendo una autobotte da 14mila litri su richiesta del dipartimento di protezione civile di Roma Capitale.

Le cause dell’incendio

Una giornata di paura, un pomeriggio drammatico. Terminata la prima fase dell’emergenza restano però da accertare le cause. In attesa della relazione dei vigili del fuoco si apprende che le fiamme sarebbero scaturite dai pannelli isolanti che dovevano essere installati nell’edificio in cui erano in corso lavori di ristrutturazione. Sembrerebbe che il fuoco abbia preso forza alimentandosi con i materiali usati per la coibentazione esterna: dettagli da accertare ma che aprirebbero interrogativi su tanti lavori di ristrutturazione in corso. Un inferno di fuoco, con le fiamme che hanno coinvolto 7 degli 8 piani del palazzo. Immagini di terrore, con i residenti scappati ed evacuati dai soccorritori.

Presidio notturno

Una giornata di paura, a cui ha assistito in prima persona il presidente del municipio Massimiliano Umberti che tramite i social ha reso pubblici gli aggiornamenti della situazione: “Incendio domato, un po’ alla volta stiamo facendo salire le persone per prendere gli oggetti personali, arrivati i pasti per chiunque ne abbia bisogno, una macchina della protezione civile sarà presente sotto i palazzi per tutta la notte per informazioni e assistenza”. Uno dei post del minisindaco che ha poi aggiunto: “Tutta la notte saranno presenti pattuglie della PL, della Polizia di Stato e dei Carabinieri per evitare fenomeni di sciacallaggio, domani mattina (oggi ndr) dalle ore 9:00 sarà possibile tornare con i Vigili del Fuoco a riprendere gli effetti personali negli appartamenti”. “Ringrazio con tutto il mio cuore tutte le persone che si sono rese disponibili ad aiutare, attualmente la macchina dei soccorsi è nel pieno del suo operato e per il momento non abbiamo bisogno di nulla….il difficile verrà nei prossimi giorni, l’aiuto che vi chiederò sarà quello di non lasciare nessuno da solo, come faremo noi come istituzione. Ringrazio tutta la macchina dei soccorsi in primis i Vigili del Fuoco i nostri eroi, il Prefetto, il Sindaco Roberto Gualtieri, gli Assessori Segnalini e Andrea Tobia, la Polizia Locale, la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Croce Rossa, la Protezione Civile, Asl Roma 2, la mia Giunta e i Consiglieri….. spero di non aver dimenticato nessuno…..abbiamo lavorato tutti insieme nel cercare di rendere meno grave questa tragedia. In ultimo il mio pensiero va a chi ha perso la vita in questo terribile giorno, con la speranza che il bilancio non diventi peggiore”.

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