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In Toscana torna il tesserino elettronico

Durante la stagione 2017-2018 si è svolta la fase di sperimentazione riguardante la nuova App (applicazione per smartphone) TosCaccia, il tesserino venatorio digitale che si affianca a quello cartaceo. La Toscana è stata la prima Regione a mettere a disposizione del mondo venatorio tale possibilità.giornate

Compatibile con i sistemi Android e iOS, la app svolge quindi la funzione di registro dei prelievi, di annotazione della giornata e della forma di caccia, ma, rispetto alla versione cartacea, quella digitale è in grado di migliorare l’esperienza di caccia tramite una serie di funzioni ausiliari, come ad esempio il calendario venatorio che, giorno per giorno, avvisa l’utente delle specie cacciabili, oppure i contatori sul carnet, impostati per ogni specie su base annua e giornaliera. Grazie anche ad una serie di avvisi sull’interfaccia, la app è quindi in grado non solo di facilitare le operazioni di annotazione dei capi, sia quelli in prelievo che quelli depositati, ma diventa una sorta di tutor che guida il cacciatore e riduce drasticamente gli errori. fagiano

La fase di progettazione ha richiesto più di un anno, quindi è seguita la sperimentazione sul campo, cui hanno aderito un migliaio di cacciatori. Ai cacciatori che utilizzano la app viene richiesta la registrazione. La procedura è semplificata dalla presenza di un QR code sulla prima pagina del libretto venatorio cartaceo, che il cacciatore per adesso è tenuto a ritirare: è sufficiente aprire la app, inquadrare il QR code seguendo le istruzioni sul display, e la app sarà in grado di riconoscere il cacciatore grazie alla corrispondenza nel database fra il codice cacciatore stampato sul libretto e il QR code corrispondente. Per tutti i cacciatori che riceveranno il proprio tesserino già compilato la registrazione è una questione di pochissimi secondi, ma anche coloro che ricevono il tesserino in bianco possono usare la app. Nel loro caso, il sistema non sarà in grado di recuperare automaticamente i dati del cacciatore, ma lo guiderà in una registrazione manuale, che richiederà l’intervento di un operatore. In ogni caso, una volta effettuata la registrazione, la app può essere chiusa e riaperta, senza che sia necessario introdurre di nuovo i dati o nessun tipo di password. Unica eccezione, nel caso si effettui il logout dalla pagina profilo, un’operazione da effettuare solo nel caso si ceda in prestito il proprio dispositivo a terze persone, in modo che non possano per errore alterare i contenuti del registro prelievi.

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Per garantire la massima usabilità, è previsto che un utente possa registrarsi con più dispositivi: potrebbe infatti voler cambiare il proprio smartphone a metà stagione, oppure avere le proprie statistiche disponibili sia sul telefono che sul tablet. In questo caso, c’è una sola restrizione: l’utente può registrarsi con tutti i dispositivi che desidera, purché, una volta avviata una giornata di caccia con un determinato dispositivo, la completi con il medesimo.
L’avvio della giornata di caccia è la procedura più importante: consente infatti al sistema di sincronizzarsi con il dispositivo, controllare i contatori e informare il cacciatore sulle disposizioni del calendario per la giornata prescelta. Per questo motivo, l’avvio della giornata è l’unica funzione, insieme alla registrazione iniziale, a richiedere la presenza di una rete dati: il dispositivo deve essere collegato ad internet. Per il resto del tempo, la app funziona off line, quindi anche in totale assenza di segnale. Non c’è quindi da preoccuparsi se la zona di caccia non è coperta dalla rete: tutte le annotazioni sui prelievi vengono salvate sul telefono, che si sincronizzerà con il database centrale quando possibile.
È inoltre esclusa la possibilità di una geolocalizzazione in tempo reale del cacciatore da parte degli organi di controllo tramite la app.
Grande attenzione è stata dedicata anche all’usabilità dell’interfaccia sul campo. Le linee guida esigevano di ottimizzare la leggibilità delle informazioni anche alla luce diretta del sole, che rende gli schermi digitali difficili da consultare. Il design si è quindi concentrato sulle azioni che il cacciatore è chiamato a svolgere per registrare il suo prelievo: il risultato è una lista delle specie facilitata, con tasti grandi corredati da immagini, e un dialogo di inserimento focalizzato sulla singola specie a tutto schermo, per il massimo della leggibilità.
Grazie alla sperimentazione della passata stagione, è stato possibile apportare dei miglioramenti, monitorando l’attività dei cacciatori e raccogliendo da questi le impressioni e i suggerimenti che hanno voluto fornire tramite il servizio di supporto. È stata per esempio risolta la discrepanza fra tesserino digitale e cartaceo presente lo scorso anno: in entrambi i casi per questa stagione dovrà essere marcata la tipologia di caccia “vagante”, se effettuata quel giorno. In generale, l’accoglienza è stata buona: a parte una fase iniziale, in cui è stato necessario l’intervento dello staff di supporto soprattutto per le registrazioni tramite tesserino in bianco, la stagione è stata svolta dai cacciatori aderenti senza più ricorrere al tesserino cartaceo. I dati che i cacciatori hanno registrato sono stati a disposizione della Regione Toscana in tempo reale, il che ha consentito di verificare l’enorme salto di qualità tra l’analogico e il digitale. Si deve infatti considerare che, con il tesserino cartaceo, la stagione venatoria si svolge alla cieca: la Regione Toscana, infatti, non riceve nessun dato e non è in grado di monitorare l’andamento dei prelievi, fino a quando i tesserini non vengono ritirati e letti dai sistemi ottici, che restituiscono un dato massivo, grezzo e soggetto ad un margine di errore molto alto.
La creazione di un database affidabile, verificabile e puntuale è il primo passo per un intavolare un confronto corretto fra il mondo venatorio e gli altri soggetti che si occupano della gestione venatoria (ISPRA, Ministeri, Associazioni agricole e ambientaliste). Solo con dati e numeri facilmente riscontrabili, come quelli forniti in tempo reale dalla app, è possibile dimostrare il vero impatto del prelievo venatorio sulle popolazioni animali oggetto di caccia e la tempistica con cui esso avviene.
Per la stagione entrante, soddisfatti dei riscontri avuti dalla fase di sperimentazione, la Regione Toscana mira ad ampliare il bacino di utenza di TosCaccia, tenendo conto di tutte le resistenze che incontra un nuovo sistema, per quanto migliorativo rispetto a quello vecchio. Nell’ottica di facilitare il passaggio, ci si sta concentrando sul miglioramento del servizio di supporto e sulla revisione del manuale utente che, ricordiamo, è disponibile sia online, sul sito supporto.toscaccia.it, sia dentro la app, accessibile in ogni momento, anche off line. La Regione, inoltre, consiglia a tutti i cacciatori di iscriversi alla newsletter della app TosCaccia, sempre tramite il sito supporto.toscaccia.it, in modo da ricevere periodicamente gli avvisi sugli aggiornamenti della app, che importantissimo fare con regolarità per garantire il corretto funzionamento del registro dei prelievi e per avere il calendario venatorio sempre aggiornato.

A cura di Massimo Taddei, Vito Mazzarone, Luca Mattioli, Federico Merli, Marco Ferretti e Paola Vagnoli

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