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Arcicaccia Puglia sulla chiusura per neve

 

Veglie, 06 Gennaio 2017
A seguito dell’atto dirigenziale recante codice CIFRA 036/DIR/2017 recante oggetto: “Sospensione attività venatoria per i giorni 6, 7 e 8 Gennaio 2017 per condizioni atmosferiche avverse”, l’Associazione Arci Caccia Puglia risulta essere stata l’unica associazione venatoria ad inviare una richiesta di riesame in autotutela del provvedimento
adottato dalla Regione Puglia.
Detta richiesta è stata motivata in modo articolato, ma chiaro ed inequivoco stigmatizzando la illegittimità del provvedimento adottato che risultava affetto da vizi procedurali e di merito anche macroscopici.
La richiesta avanzata dalla nostra associazione ha sortito gli effetti sperati, si è scongiurata quindi la chiusura della caccia preventiva, indiscriminatamente su tutto il territorio regionale senza alcuna specificazione logistica e senza alcun sostegno normativo.
Anzi, la normativa esisteva, ed esiste, è quella richiamata dall’art. 21 della Legge 157/92 che vieta di esercitare la caccia in presenza di terreni coperti o parzialmente coperti di neve.
Quindi, cosa è accaduto?
La solita fuga in avanti ci verrebbe da dire, opportunamente smorzata dal buon senso.
C’era proprio bisogno di reiterare il divieto di cui all’art. 21 in una determina dirigenziale urgente? Sicuramente no.
Ma tutto è bene quel che finisce bene, o quasi!!!
Si, perché, se da un lato l’ Arci Caccia si ritiene soddisfatta di aver scongiurato la chiusura indiscriminata ed illegittima dell’attività venatoria su tutto il territorio regionale, sotto altro aspetto, non può ritenersi pienamente soddisfatta per le modifiche apportate alla ridetta determina.
Ed infatti, la modifica della determina dirigenziale che “sposta” il divieto di caccia solo alla specie beccaccia resta comunque un atto immotivato prima che illegittimo, e quel che è più grave e che risulta ancora una volta pregiudizievole per i cacciatori, o quantomeno per una loro parte.
Un provvedimento che ancora una volta assume i caratteri della vessazione senza motivo e senza criterio perché non supportato e suffragato da nessuna delle circostanze riportate dalla Delibera della giunta Regionale del 02 Agosto 2016 numero 1212, pubblicata sul BURP n. 99 del 30.08.2016 ed appositamente richiamate per il prelievo della specie beccaccia.
Alla luce di quanto innanzi, indipendentemente dal vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto per il risultato raggiunto, l’ Arci Caccia, i suoi cacciatori ed i suoi dirigenti esprimono il loro rammarico per l’ennesima occasione persa, confidando per il futuro in una migliore cooperazione e collaborazione tra le istituzioni ed i cacciatori con la schiena diritta, che, lo hanno dimostrato in più occasioni, hanno sempre collaborato e collaboreranno per
migliorare il nostro mondo (venatorio).

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