ARCI CACCIA UMBRIA PLAUDE ALLA PROPOSTA DELLA CONSIGLIERA REGIONALE CARLA CASCIARI
Il tema della filiera corta delle carni di selvaggina è un tema molto attuale al quale anche il mondo venatorio deve guardare con interesse. Quanto proposta dalla Consigliera Casciari è in linea con le politiche venatorie di Arci Cacci, la necessità di dare risposte al problema dei cinghiali è fondamentale e la necessità che il cinghiale si trasformi da problema a risorsa è un passaggio fondamentale, certo la filiera delle carni non risolverà il problema dei numeri dei cinghiali presenti nella nostra regione, ma di certo dalle carni provenienti dagli interventi di contenimento della specie possono derivare risorse importanti da destinare all’indennizzo dei danni all’ agricoltura e a misure di prevenzione da mettere in atto per mitigare il problema.
Una filiera che sicuramente sarà in grado di produrre ricchezza e posti di lavoro, attraverso un utilizzo razionale della fauna selvatica, pertanto auspichiamo che dopo il via libera del consiglio regionale, anche la giunta regionale avvii il percorso.
Nei prossimi giorno dopo l’approvazione del Consiglio regionale di Arci Caccia saremo in grado di inviare ai competenti uffici regionali la nostra proposta di Piano di gestione dei conflitti faunistici, la quale dovrà essere discussa anche con le altre Associazioni venatorie.
La proposta tratterà diversi aspetti della gestione delle specie critiche, in larga parte rappresentata dal cinghiale, ma non solo, il piano stato è stato elaborato con il supporto del compianto Prof. Bernardino Ragni e si basa sul principio della Wild Life Economy.